giovedì, agosto 17, 2006

Ferrata sul Catinaccio (BZ)

Oggi mi prende inserire delle immagini dell'ultima ferrata effettuata sul Catinaccio,in provincia di Bolzano,per l'esattezza nel comune di NovaLevante.Sono salito da solo perche' la mia compagna era fuori casa e devo dire che mi sono sbizzarrito molto.parcheggio a valle della seggiovia Paolino a pochi metri da Passo Costalunga,salgo in seggiovia e dopo un'ora di salita mi ritrovo per aria.

Per chi non trova un lavoro onesto:

http://www.centrotelelavoro.com


giovedì, maggio 04, 2006

La Sirenetta del Lago di Carezza

La sirenetta del Lago di Carezza
Si racconta che molti anni fa nel lago vivesse una splendida sirenetta. Un giorno lo stregone di Masare' la senti' cantare e si innamoro' della ninfa. Egli uso' tutti i suoi poteri per conquistare la fatina del lago senza riuscirvi.Lo stregone chiese aiuto alla strega Langwerda che gli consiglio' di travestirsi da venditore di gioielli, di stendere un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar e di recarsi quindi al lago di Carezza per attirare la sirenetta e portarla con se'.Lo stregone ascolto' la strega ma dimentico' di travestirsi. La ninfa rimase stupita di fronte all'arcobaleno colorato incastonato di gemme preziose. Ma ben presto si accorse della presenza del mago e si immerse nuovamente nelle acque del lago. Da allora non fu piu' vista da nessuno. Lo stregone, distrutto dalle pene d'amore, strappo' l'arcobaleno dal cielo, lo scaravento' a terra e getto' tutte le pietre preziose nel lago. Ancora oggi il lago di Carezza risplende dei stupendi colori dell'arcobaleno.
http://proposte.centrotelelavoro.com
http://www.centrotelelavoro.com

La leggenda di Re Laurino

Dopo avere letto un postato di filippo ho pensato a questa leggenda......

La leggenda di Re Laurino
Una delle piu' suggestive leggende delle Dolomiti, spiega perche' queste montagne, al tramonto si tingono di rosa. Secondo questa leggenda, sul Catinaccio, laddove oggi si intravede fino a primavera inoltrata und grande chiazza di neve racchiusa in una sorta di catino, si adagiava una volta il giardino di rose di Re Laurino. Ecco perche' in tedesco il Catinaccio si chiama Rosengarten, cioe' Giardino delle Rose appunto. Re Laurino regnava su un popolo di nani che scavava nelle viscere della montagna alla ricerca di cristalli, argento e ora e possedeva altresi' due armi magiche: una cintura che gli forniva una forza pari a quella di 12 uomini e una cappa che lo rendeva invisibile. Un giorno il re dell'Adige decise di maritare la bellissima figlia Similde e per questo invito' tutti nobili del circondario a una gita di maggio, tutti tranne re Laurino. Questo decise allora di partecipare comunque, ma come ospite invisibile. Quando sul campo del torneo cavalleresco ebbe modo di vedere Simile, colpito della sua stupenda figura, se ne innamoro' all'istante, la carico' in groppa al suo cavallo e fuggi'. I combattenti si baciarono subito all'inseguimento per riportare indietro Simile, schierandosi in breve davanti al Giardino delle Rose. Re Laurino allora indosso' cintura, che gli dava la forza di dodici uomini e si getto' nella lotta. Quando si rese conto che nonostante tutto stava per soccombere, indosso' la cappa e si mise a saltare qua e la' nel giardino convinto di non essere visto. Ma i cavalieri riuscirono a individuarlo osservando il movimento delle rose sotto le quali Laurino cercava di nascondersi. Lo afferrarono, tagliarono la cintura magica e lo imprigionarono. Laurino irritato per il destino avverso, si giro' verso il Rosengarten, che lo aveva tradito e gli bacio' una maledizione: ne' di giorno, ne' di notte alcun occhio umano avrebbe potuto piu' ammirarlo. Laurino pero' dimentico' il tramonto e cosi' da allora accade che il Catinaccio, sia al tramonto sia all'alba, si colori come un giardino di ineguagliabile bellezza.

mercoledì, maggio 03, 2006

L'Alto Adige in moto Tappa 5



Da Cortina a Bressanone passando per i laghi di Misurina e Braies
Punto di partenza: Cortina d'Ampezzo
Punto di arrivo: Vipiteno - Brennero - BolzanoPercorso: Cortina d'Ampezzo, Passo Tre Croci (1805 mslm), lago di Misurina, ponte di Marogna, Landro, lago di Dobbiaco, Dobbiaco, lago di Braies, Val Pusteria, Valdaora, Perca, Brunico, Chienes, Rio di Pusteria, Bressanone.
Lunghezza del percorso: 150 km circa.
Percorrenza: effettuabile in un giorno con tre/quattro soste e la massima calma; in sei ore senza soste.
Difficoltà: percorso di bassa difficolta' (ultimo giorno poco impegnativo per quello che concerne la guida, senza tornantoni mozzafiato ma bensi' con una bella statale larga con alcuni laghi da ammirare).
Apertura dei passi: il periodo di apertura varia di anno in anno in funzione della condizioni atmosferiche. Prima di intraprendere il viaggio si consiglia di chiamare il nr. 1518 “viaggiare informati”.
Punti di ristoro: attraversando svariate località troviamo dal classico ristoro sulla statale al supermercato e latterie in centro.
Punto più alto: Passo Tre Croci (1805 mslm)
Racconto personale
Ogni volta che, con i miei amici, mi reco lungo le strade della Valle Isarco mi ritorna in mente l'episodio vissuto in motocicletta qualche anno fa. La strada della Valle Isarco è molto bella, ma anche tortuosa e non di rado capita di fermarsi per sgranchire le gambe. Inoltre lungo il tragitto si incrociano spesso turisti austriaci, in quanto la strada termina al confine. In una delle numerose soste decidemmo di mettere in atto uno scherzo al successivo turista che fosse passato. Casualmente nei bauli avevamo alcuni attrezzi da lavoro e anche un paio di tutine fosforescenti antipioggia. Le indossammo e decidemmo di simulare un intervento di manutenzione stradale. Agli occhi di un turista inesperto sembravamo di sicuro degli addetti ai lavori. Fermammo il traffico e a gruppi di 3 decidemmo di simulare interventi tecnici al guardrail. In breve si formò una coda di 3-4 auto con turisti pazienti… dopo 5 minuti la coda era ben più lunga… Scattate le foto di rito, mostrammo i nostri caschi ai poveri automobilisti e ce la svignammo con le nostre moto!!! Fu un concerto di clacson come non si era mai sentito prima…

L'Alto Adige in moto Tappa 4

Da Castelrotto a Cortina attraverso i passi Sella, Pordoi, Campolongo e Falzarego
Punto di partenza: Castelrotto
Punto di arrivo: Cortina d'AmpezzoPercorso: partenza da Castelrotto, Val Gardena, Ortisei, Selva di Val Gardena, Passo Sella (2214 m.s.l.m.), Canazei, Passo Pordoi (2239 m.s.l.m.), Piz Boe, Passo Campolongo (1875 m.s.l.m.), Corvara, Pralongia, Passo Valparola ( 2168 m.s.l.m), Passo Falzarego (2195 m.s.l.m.), Cortina d'Ampezzo.
Lunghezza del percorso: 110 km circa
Percorrenza: effettuabile in un giorno con tre/quattro soste e la massima calma; in sei ore senza soste.
Difficoltà: percorso di media/alta difficoltà (la difficolta' maggiore la si trova nell'affrontare i cinque passi, il sali e scendi pieno di tornanti per chi non e' abituato possono portare ad una stanchezza anticipata).
Apertura dei passi: il periodo di apertura varia di anno in anno in funzione della condizioni atmosferiche. Prima di intraprendere il viaggio si consiglia di chiamare il nr. 1518 "viaggiare informati”.
Punti di ristoro: alla base dei passi e per tutto il percorso sono disponibili vari punti di ristoro, alcuni dei quali appositamente dedicati ai motociclisti (facilmente riconoscibili grazie ai cartelloni).
Punto più alto: Passo Pordoi (2239 m.s.l.m.)
Racconto personale
Il passaggio per le spettacolari strade del passo Sella, mi ricorda l'episodio che mi capito' quando decisi di cimentarmi nella guida della moto del mio amico Alessio. C'e' da premettere che il sottoscritto saliva in moto per la prima volta. Fino ad allora, avevo ben poca esperienza con le due ruote (se escludiamo il mitico Ciao PX). Giunti in cima al passo Sella, era arrivato il mio momento. Salii in sella alla Ducati Monster con il mio amico seduto alle mie spalle. Non mi dimostravo un gran pilota: dopo svariati tentativi riuscii a partire, ma procedevo con molta indecisione. Inoltre la strada non mi aiutava, i tornanti delle Dolomiti non sono il luogo migliore dove fare scuola guida.
Ma non era finita qui: sembravo aver preso confidenza con la strada quando mi ritrovai dentro il casco una vespa! Subito mi prese il panico e iniziai a scuotere la testa, il mio amico in sella non capiva quello che succedeva e iniziò a darmi colpi sulla schiena. Dopo un po' di confusione, riuscii a fermare la moto (in mezzo alla carreggiata) e a “strapparmi” il casco di dosso… per mia fortuna non successe nulla, ma da allora quando il tragitto mi porta al passo Sella mi ricordo sempre di chiudere bene la visiera del casco!

L'Alto Adige in moto Tappa 2

Da Merano a Bolzano passando per i passi Giovo, Pennes e il lago di Caldaro
Punto di partenza: Merano.
Percorso: partendo da Merano, si procede in direzione di Vipiteno, San Leonardo, Passo Giovo (2094 m.s.l.m.), Vipiteno, Passo Pennes (2211 m.s.l.m.), Pennes, Riobianco, Campolasta, Sarentino, Bolzano (262 m.s.l.m.). Da Bolzano si prosegue in direzione Appiano, Caldaro, Lago di Caldaro, Ora; direzione nuovamente verso Bolzano, Bronzolo, Laives, Bolzano.
Lunghezza del percorso: 140.0 km.
Percorrenza: effettuabile in un giorno con calma.
Difficoltà: percorso di media difficolta' (se percorrete tanti km in sella e' sicuramente alla vostra portata).
Apertura dei passi: il periodo di apertura varia di anno in anno in funzione della condizione della neve. Indi per cui si consiglia prima di intraprendere il viaggio di chiamare il nr. 1518 di “viaggiare informati”.
Punto più alto: passo Pennes (2211 m.s.l.m.)
Per un piacevole soggiorno:
Hotel Post Gries - Bolzano - tel. 0471 279000 - info@hotelpost.bz
Racconto personale
Il lago di Caldaro rappresenta per tutti i motociclisti bolzanini il classico luogo di arrivo per le prime escursioni invernali. Con il suo clima mite anche in inverno, nelle giornate di sole rappresenta la “valvola di sfogo” per tutti i motociclisti della zona.
Per il sottoscritto il lago di Caldaro evoca pensieri legati ad una esperienza assai particolare, che ancora oggi e' motivo di dibattito con i miei amici più cari.
Impossibile dimenticare quel giorno che mi svegliai con la brillante idea di diventare un “windsurfer”. Mi sono presentato al luogo di noleggio dei windsurf vestito di tutto punto: stivali da moto, casco e giacca con protezioni a norma CEE. A quel punto, il bagnino di turno, rimasto assai perplesso, mi ha fornito tutta l’attrezzatura necessaria per trascorrere la giornata nel lago.
In pochi minuti ero pronto: muta in neoprene e windsurf sottobraccio. Non me la cavavo male. Fuori dall'acqua sembravo un tipico californiano, abituato a domare le onde dell'Oceano. I problemi sono iniziati in acqua: ho trascorso le successive due ore a combattere con la tavola e la vela, senza mai riuscire a percorrere più di due metri sul pelo dell'acqua. Per i miei amici lo spettacolo e' stato davvero divertente! Per il sottoscritto, invece, si e' trattata di una giornata davvero faticosa.

L'Alto Adige in moto Tappa 1



Da passo Resia a Merano passando per il passo dello Stelvio
Punto di partenza: confine di Stato con l'Austria (1455 mslm).
Punto di arrivo: Merano (325 mslm).
Percorso: Confine di Stato con l'Austria, Passo di Resia (1508 mslm), Resia, Lago di Resia (1497 mslm), Malles in Venosta, Glorenza, Montechiaro, Agumes, Prato allo Stelvio, Gomagoi, Trafori, Passo dello Stelvio (2758 mslm), Giogo di Santa Maria (2502 mslm), confine di Stato con la Svizzera, Santa Maria in Muenstertal (CH), Muestair (CH), confine di stato con l'Italia, Tubre, Glorenza, Sluderno, Spondigna, Lasa, Silandro, Laces, Naturno, Tell, Lagundo, Merano.
Altitudine massima: Passo dello Stelvio (2758 mslm).
Luoghi di interesse e soste consigliate:Lago di Resia e il famoso campanile allagato - Glorenza - Merano - Dintorni di Merano (Scena, Tirolo, Merano 2000 e Avelengo) .
Manifestazioni da segnalare:Motoraduno internazionale del Passo dello Stelvio (inizio luglio) - Motoraduno e benedizione dei motociclisti, Merano (meta' marzo) .
Apertura dei passi: il periodo di apertura dei passi varia di anno in anno in funzione della condizione della neve. Indi per cui si consiglia prima di intraprendere il viaggio di chiamare il nr. 1518 di “viaggiare informati”.
Periodo consigliato: da inizio giugno a inizio settembre.
Percorrenza media: senza soste 3 ore circa; con soste e visite ai luoghi di interesse, 6-7 ore.
Chilometri totali: 150 km circa.
Racconto personale
Difficile riuscire a trasmettere cio' che si prova quando si giunge innanzi al cartello “Passo Stelvio”. Dall'alto dei suoi 2758 m.s.l.m. e' come una vittoria contro quell'impervia strada ricca di tornanti e salite mozzafiato.
Correndo lungo questa strada e' un susseguirsi di strane emozioni: da un lato le imponenti rocce della montagna, dall'altro il pendio che mostra la strada sottostante, la felicita' di arrivare in cima e la curiosita' di sapere che strada e che paesaggi mi attendono dall'altra parte del passo.
Nel discendere verso la meta piu' importante, che e' Merano, mi viene in mente mio padre che mi raccontava della sua fatica nell'aver affrontato queste curve con la sua bicicletta da corsa. Quasi stento a crederci che sia riuscito ad arrivare fin lassu' con la forza delle gambe, incredibile.
La strada che dai piedi del passo Stelvio porta a Merano mi suscita ogni volta che la percorro con la con la mia fidata “due ruote”, un certo interesse. E' come se fosse la prima volta che la faccio, forse perche' il panorama che mi trovo innanzi e' sempre diverso con il sole che trapassa le nuvole bianche e illumina l'immenso verde che copre le montagne.

L'Alto Adige in moto Tappa 3

Da Bolzano a Castelrotto attraverso le valli di Funes, Badia e Gardena
Punto di partenza: Bolzano.
Punto di arrivo: Castelrotto.
Percorso: partenza da Bolzano, Cardano, Prato Isarco, ponte Gardena, Chiusa,Gudon, Val di Funes, Pizzago, Passo Erbe (1863 s.l.m.), San Martino in Badia, Val Badia, San Leonardo, Corvara in Badia, Colfosco, Passo Gardena (2121 s.l.m.), Selva, Santa Christina, Ortisei, Passo Pinei (1437 s.l.m.) ,Castelrotto.
Lunghezza del percorso: 130 km circa.
Percorrenza: effettuabile in un giorno con tre/quattro soste e la massima calma; in quattro ore senza soste.
Difficoltà: percorso di media difficoltà (se percorrete tanti km in sella è sicuramente alla Vostra portata).
Apertura dei passi: il periodo di apertura varia di anno in anno in funzione della condizioni atmosferiche. Prima di intraprendere il viaggio si consiglia di chiamare il nr. 1518 “viaggiare informati”.
Punti di ristoro: alla base dei passi e per tutto il percorso sono disponibili vari punti di ristoro, alcuni dei quali appositamente dedicati ai motociclisti (facilmente riconoscibili grazie ai cartelloni).
Su tutti e tre i passi sono presenti bar e ristoranti che accolgono molto calorosamente tutti i visitatori.
Punto più alto: passo Gardena (2121 s.l.m.)

Per un piacevole soggiorno
Alberghi: Hotel Unterwirt - Velturno - tel. 0472 855225 -
E-mail Hotel Unterwirt
Hotel Post Gries - Bolzano - tel. 0471 279000 -
E-mail Hotel Post
Racconto personale
La splendida strada che attraversa la Val Gardena mi permette di ricordare l’episodio accaduto a mio cugino qualche anno fa…
Ogni inverno in Val Gardena si tiene una delle manifestazioni sportive più spettacolari d’Europa: la discesa libera maschile di Coppa del Mondo di Sci. Mio cugino decise, per l’occasione, di recarsi con un gruppo di amici sul posto ad ammirare gli uomini Jet. Il problema principale è che senza un adeguato anticipo, è impossibile trovare i biglietti di ingresso. Ma lui si era ben attrezzato. Al momento di partire da casa, mise in tasca una bottiglia di grappa locale. Arrivato sul posto, fu un gioco da ragazzi convincere uno dei tanti “guardiani” del bosco a farlo passare. In cambio della bottiglia di grappa aveva ottenuto il lascia passare… e per tutta la giornata ebbe l’occasione di ammirare ben da vicino i discesisti che si lanciavano a testa bassa verso valle. Come dire Val Gardena: terra di motociclisti, sciatori e ottimi bevitori!

venerdì, aprile 28, 2006

Sentiero panoramico Val Pusteria

Sentiero panoramico
Punto di partenza------Stazione cabinovie - Riscone
Tempo impiegato---------1.144 m
Altezza massima
Differenza altitudine---194 m
Cartina
Grado di difficoltà-----Media difficoltà
Quando------------------Aperto tutto l'anno
Punti di ristoro
Diversi punti di ristoro a Riscone
Informazioni
Ass. Turistica Brunico--tel. 0474 555722fax 0474 555544
info@kronplatz.com

www.bruneck.com

Descrizione percorso
Dalla stazione a valle delle cabinovie (Riscone) verso sud in lieve salita fino al bivio per il cosidetto "sentiero panoramico". Il percorso, con sviluppo circolare, si snoda interamente al di sopra dell'abitato di Riscone per riportare, infine al punto di partenza.
Nature.Fitness.Park.Plan de Corones-Dolomiti

mercoledì, aprile 26, 2006

Vacanze in AltoAdige

Tempo libero in Alto Adige-Sudtirol-South Tyrol: cultura e natura!Potrete visitare castelli, fortezze e musei, che sapranno farvi respirare le antiche tradizioni di questa terra. Da ricordarvi il Museo Archeologico di Bolzano famoso per Ötzi , l’Uomo del Similaun, oramai divenuto meta d’interesse internazionale, cosi' come i Mercatini di Natale , presenti in molte localita' dell’Alto Adige (Bolzano, Merano, Brunico e Bressanone), durante il mese di dicembre!Passeggiate sugli alpeggi o fatevi un bagno rinfrescante in uno dei laghetti alpini, visitate un maso antico o uno dei molti parchi naturali.Durante l'estate si possono fare escursioni sui magnifici sentieri delle Dolomiti,il trekking in mezzo alla natura incontrastata dell'AltoAdige.Questa e' la montagna vista da me che sono di Bolzano.